Please meet Serena Oliva aka Starspoon

ILoveBeer.it ha incontrato Serena Oliva architetto nella vita reale (si occupa di Interaction Design e Ergonomia) e Starspoon in rete: il suo food blog (che sta cominciando ad invadere la sua vita più di ogni altra cosa, tipo onda anomala) si chiama Cucchiaio di Stelle.

Per raccontarsi, Serena ci dice: ‘Amo fare cento cose alla volta, ma non ne sono capace e quindi ho sempre mille cartelle aperte in contemporanea, mille fogli sulla scrivania, mille disegni iniziati e non finiti. Ho anche poca memoria, il che di certo non aiuta a terminare in tempo il mio dovere. Però in certe cose sono anche precisina fino allo sfinimento, tipo le presentazioni per le mie lezioni (so quando inizio a farle, ma nessuno sa mai quando saranno pronte, e di solito ciò avviene dopo mezzanotte), oppure per i post del mio blog (posso passare ore a scriverli, sistemarli, trovare il cartattere giusto, aggiustare le foto e scegliere le parole più adatte, anche quando so che potrebbero essere mandati online così come sono).

 

  • ·Birra e…qual è la prima cosa che associ alla birra?

Associo alla birra i bellissimi mesi in cui ho vissuto in Irlanda, un posto meraviglioso che mi è rimasto nel cuore. Ero là perchè volevo fare una parte del mio dottorato all’estero e ho conosciuto persone cui sono legata ancora oggi. La birra si beveva con qualsiasi scusa (anche con il capo a fine giornata, ad esempio) ed era la prima cosa che tutti portavano in omaggio quando venivano a cena a casa mia o si andava a una festa. Hanno una vera e propria cultura della birra ed un amore spassionato per questa bevanda. La birra che si beve lì ha davvero un gusto unico

  • Chi è per te un Beerlover?

Ho capito cos’è un Beerlover dopo aver partecipato al Foam Camp organizzato da ILoveBeer a fine 2012. E’ stata una giornata divertentissima dove ho anche  imparato un sacco di cose sulla birra, addirittura a spillarla con le mie mani (giuro! ci sono foto che lo dimostrano). Ora, quando ordino una birra e me la servono male me ne accorgo subito (ma non oso ancora rimandarla indietro). Per me un Beerlover ama la birra, la conosce, la rispetta e la beve sempre senza esagerare.

  • Quando bevi birra?

Quando sono con gli amici, a cena o alle grigliate, un classico quella di Ferragosto con i miei compagni dell’università. Poi a casa mia la usiamo molto, quindi spesso chi viene ospite sa che la cena sarà accompagnata da birra e non da vino, ma non ho ancora trovato uno che se ne lamenti. Mi ricorda anche le vacanze al mare a Formentera, nelle spiaggette poco frequentate o anche quelle piene di gente con la musica a tutto volume, quando si resta in spiaggia ad aspettare il tramonto con la birra fresca in mano e non si parla ma si resta incantati a guardare il mare. E infine la birra polinesiana, la Hinano di Tahiti, che non ho mai più ritrovato, ma è legata al mio magico viaggio di nozze.

  • Birra e cibo. Quando hai scoperto questo connubio? Ci avevi mai pensato prima? Cosa ne pensi?

E’ un connubio a me caro perchè a casa mia tutti sono appassionati. Ho un debole per la Weiss e mi piace assaggiarne sempre di diverse. Mi dispiace molto constatare che nei ristoranti la cultura birraria ancora non abbia attecchito. Posso fare un appello ufficiale da qui?

  •  Hai un piatto speciale in cui la birra è un ingrediente magico?

Un piatto speciale che si prepara a casa mia è la lonza con la birra e le cipolle (la trovate qui) ma la paternità non è mia, sono onesta, è di mio marito, carnivoro convinto, a differenza mia. Ho anche piatti speciali che non appartengono alla mia cucina, ma che ho assaggiato e di cui mi sono innamorata: le cozze alla birra o ultimamente il Birramisu di Sadler.

  • ·         Puoi raccontarci un aneddoto divertente legato alla birra?

Sì, ma con questa storia mi rovino perchè è un episodio che i miei genitori ancora credo non sappiano. Fine anni Novanta. Vengo convinta dal mio moroso di allora (adesso marito) ad andare all’Oktoberfest a Monaco. Con la scusa di “andare a fare la vendemmia da un amico” partiamo con la sua Espace trasformata in camper per l’occasione lui, una nostra amica ed io. Noi due fanciulle avevamo un’idea completamente distorta di quell’evento (confusione e molti teutonici) e invece ci siamo divertite tantissimo: abbiamo conosciuto un sacco di gente di ogni parte d’Europa, bevuto birra (forse non proprio “responsabilmente”, ma questo è dovuto alla giovane età) e riso e cantato tutto il tempo (“ein prosit, ein prosit...”). Insomma, ho davvero capito il potere aggregante della birra!